Quando
penso ad Assisi mi vien da immaginare una vera e propria storia d'amore
poiché quando vai per la prima volta
nella città di Francesco e Chiara te ne innamori subito e ti viene il forte
desiderio di dire a quelli che conosci di uscire dal loro quotidiano per
qualche giorno e immergersi nello straordinario di Assisi che considero la mia
seconda dimora: è per me il luogo dove trova pace l’anima inquieta e sollievo
il corpo affaticato; luogo di preghiera incessante e di contatto profondo con
l’Assoluto. Santa Chiara e San Francesco ci ascoltano nel silenzio dell’Eremo
delle Carceri, sul luogo del loro riposo ci parlano e alla Porziuncola ci
aprono le porte della misericordia perché Gesù ci regali il perdono! Insomma,
qui ad Assisi trovi l'essenziale, il senso e il valore della vita e se
desideri fare esperienza di Dio non
rimarrai deluso: il tuo cuore ogni volta si riempie e trova consolazione, i
tuoi occhi si bagnano di quelle lacrime che lì possono avere la capacità di
essere trasformate in dono di Dio. Mi piacerebbe condividere con voi due
episodi piuttosto intimi del mio legame con i santi assisiensi. Il primo
riguarda mia figlia che ora ha quattro anni; era il 10 settembre 2009 ed io
ormai da un anno sognavo un figlio che però dopo l'aborto spontaneo di due
gemelli non arrivava più. Non perdevo la speranza perché il desiderio era
davvero forte ma ero anche consapevole che questa gravidanza non sarebbe potuta
arrivare mai. Ricordo bene come quel mattino chiesi a mio marito di poter
andare alla tomba di Francesco a pregare da sola; nonostante il via vai dei
pellegrini, mi sentivo intima a Dio e a Francesco: aprì il mio cuore e chiesi
la Grazia di un figlio, mi sentivo in comunione profonda con il poverello di
Assisi tanto da avere la certezza che non sarei rimasta delusa. Il 10 giugno
2010 è venuta alla luce Chiara. Quando mia figlia aveva pochi mesi non ho
potuto fare altro che tornare da loro e ringraziarli per il “miracolo della
vita” e affidare il suo cammino a queste due colonne della fede. Il secondo
avvenimento che voglio raccontare è datato 21 settembre 2013 che è il giorno
del mio matrimonio! Quando abbiamo deciso di sposarci ho guardato dritto negli
occhi mio marito e gli ho detto: "sposiamoci nella Basilica di San
Francesco e portiamo con noi tutti i nostri amici in modo che possano
innamorarsi di Assisi e assaporare la pace dello spirito". Così ci siamo
messi a scrivere di getto la nostra partecipazione: "Carissimi amici, il
nostro matrimonio vuole essere un pellegrinaggio, caratterizzato da uno spirito
di gioia e semplicità, verso la "Città della Pace" di San Francesco e
Santa Chiara ai quali vogliamo chiedere una benedizione particolare per la
nostra vita e per tutti voi. Vi abbiamo voluto invitare perché in questi anni
ci siete stati vicini e avete accompagnato, con affetto e fraternità, la nostra
storia. Ognuno di voi è legato alla nostra vita ed abita il nostro cuore così
intensamente che la nostra beatitudine sarà avervi accanto! Il nostro sarà un
matrimonio francescano, semplice ed essenziale sia negli abiti che nella
cerimonia, desiderando per tutti la bellezza dell'abito interiore per poter
vivere questo matrimonio in modo unico e vero". Quel giorno, per
accompagnarci in questa nuova avventura, arrivarono ad Assisi 150 persone. Un
giorno indimenticabile, rimasto impresso nel cuore di tutti quelli che per la
prima volta avevano solcato le via del paese dove “nacque al mondo un sole”.