giovedì 1 settembre 2016

Racconto n. 11 di Viviana da La Spezia (RaccontAssisi)



Sono stata ad Assisi quando ero piccola, avevo circa 8 anni ed avevo paura dei frati della domus laetitiae dove alloggiavamo...poi ci sono tornata fino all'adolescenza lasciando sempre un pezzetto di cuore quando andavo via...io che sono inquieta, ansiosa e pessimista lì riuscivo a trovare una strana pace, ascoltavo le voci delle clarisse durante la veglia Pasquale e pensavo a quanta calma e serenità trasparisse fa quei toni angelici ai quali era impossibile persino attribuire un'età! Facevo scorta dentro di me di tutto quell'amore, quella calma, quella fede che trasudava da ogni volto, da ogni Chiesa, convento, da ogni strada che, anche se zeppa di turisti, non era mai caotica ma solo viva! Mai rumore ma allegria, canti di scout, chitarre di gruppi parrocchiali, risate di bimbi!
Ci sono tornata per il mio primo anniversario di matrimonio. 18 dicembre, freddo ma tanto calore nel cuore delle suore che ci ospitavano a Santa Maria degli Angeli...ci aspettavano se tardavamo e trascorrevano ore a parlare con loro in cucina come si fa in famiglia!
Poi ci sono tornata quando ero incinta del mio primo figlio...mai vista tanta neve...fiocchi grossi come ceci...la pace era enorme...trascorrevano tanto tempo a pregare sulla tomba di Santa Chiara ...alla quale confidavo le mie paure e i miei problemi.
E da allora tante e tante volte sempre accolta da Suor Edwige che gestisce la domus laetitiae da tanti anni e che mi abbracciava come se fossi una figlia che torna a casa....! Sostare nella casa di Santa Chiara a San Damiano....visitare l'eremo delle carceri dopo aver percorso la strada da Assisi a piedi...sono esperienze spirituali che non si possono spiegare... c'è qualcosa che rende questo luogo impermeabile alla contaminazione della modernità e del consumismo...! È un posto dove guardarsi dentro è inevitabile ...ma soprattutto diventa indispensabile!