giovedì 1 settembre 2016

Racconto n. 20 di Angelo e Loreta (RaccontAssisi)

La provvidenza - 24.08.2016 ore 3:36 un forte boato...e il disastro. Morte e dolore. Il pensiero corre a   quella piccola porzione di terra tanto cara ai nostri amici frati e a quei luoghi santi: Assisi il luogo in cui la pace si fa vedere e si fa sentire. Siamo due amanti di due amanti di Dio  Francesco e Chiara siamo cresciuti con i loro luoghi natii negli occhi e con le loro preghiere nei nostri cuori e sulle nostre labbra. Il nostro amore nato in una parrocchia francescana è cresciuti con lo spirito di Francesco, designato sin ad essere il poverello che avrebbe attirato tutti a sé per portare tutti a Cristo. Varie sono state le nostre visite ad Assisi,chiudendo gli occhi riusciamo a vedere ogni luogo e quasi ne assaporiamo la pace che da essi ne promana. Una delle esperienze più belle e forti che abbiamo mai vissuto alla scoperta della spiritualità francescana risale a quando svolgemmo il servizio di volontariato alla porziuncola. Tutto tutto nacque così: io ed un mio amico a bordo di una Panda non molto comoda partimmo per Assisi fervidi nell'animo per il pensiero francescano vissuto nella nostra parrocchia e per l'amore dei luoghi dove Francesco e Chiara erano vissuti. Arrivammo ad Assisi di sera inoltrata verso mezzanotte accompagnati da una grande pioggia e ad accoglierci dopo aver bussato al portone di Santa Maria degli Angeli  furono i frati che senza esitazione ci ospitarono nel loro convento. Mi sentii subito abbracciato dal serafico padre Francesco e sperimentai la divina provvidenza, amore incondizionato. Da allora rimasi a Santa Maria degli Angeli per un mese nelle vesti di volontario alla Porziuncola. Fu un servizio che mi appago' molto perché non mi limitavo a svolgere un servizio d'ordine ma ero dedito alla preghiera con i frati sin dalle prime ore del mattino, all'accoglienza dei pellegrini  nella basilica fornendo loro cenni   storici legati a Francesco e Chiara. Coinvolsi    successivamente la mia fidanzata a rivivere insieme questa esperienza abbondante di serenità e Grazia, un'esperienza che custodiamo ancor oggi nel nostro cuore gelosamente e che ha contrassegnato il proseguo della nostra vita insegnandoci a mettere Dio al centro di tutto e all'accoglienza del prossimo. Lì il Signore ci illumino e ci incoraggiò e tornati nella nostra città organizzammo il nostro matrimonio che il Signore benedisse con la nascita di due splendide bambine. Dopo qualche anno arrivò nella nostra vita una dura malattia, croce che abbracciammo tenendo ben fermo nella nostra mente il pensiero che la croce è una croce gloriosa  e che porta alla risurrezione. Così a giugno di quest'anno in occasione della peregrinatio dopo 800 anni del crocifisso di San Damiano a San Damiano, siamo tornati ad Assisi in ginocchio davanti a quel crocifisso che ispirò tutto e che ci guardava con occhi grandi e pieni di amore e di misericordia. Essere tornati ad Assisi questa volta sposati e con le nostre figlie ci ha  rinsaldati nella fede, resi gioiosi e commossi nel vedere le nostre bambine pregare lodare cantare a Dio e parlare familiarmente di Francesco e Chiara.